Prodotti, Attrezzature e Metodi
per la Cura dell'Auto
FAQ su Lavaggio esterno e finizioni diverse
Le Domande scritte in NERO riguardano argomenti di carattere Generale
Le Domande scritte in BLU riguardano applicazioni più specificamente Professionali
R: Sono sempre meno presenti nelle vetture moderne le parti in "resina" che tendono a sbiancare: le plastiche moderne sono molto migliorate rispetto a quelle di qualche anno fa. Quando però dobbiamo metterci mano, occorre un prodotto specifico che risponda alle caratteristiche della particolare plastica su cui operare. Può essere sufficiente un buon "ravvivante", ma può essere anche necessario un prodotto più "professionale", che permetta di ricolorare la resina. I paraurti in resina della categoria di quelli montati sulle "Ritmo" avevano la prerogativa di sbiancare notevolmente e di essere molto "grassi"; per questa ragione su questi supporti occorre innanzitutto procedere ad una accurata detersione con un prodotto fortemente sgrassante, come il nostro "Super detergente universale N°32". Dopo il risciacquo ed una volta perfettamente asciutto, si può procedere in due modi alternativi:
"1": con il "Plasto Magic N°47" che restituisce l'aspetto originale del paraurto, ma che, non essendo una tintura, ha una durata limitata nel tempo.
"2": con uno dei nostri "Rigeneratori per plastiche e paraurti N°39N" che sono delle vere "tinture" in grado di ancorarsi molto solidamente alla plastica.
La scelta di uno dei due sistemi è molto soggettiva; nel primo caso riportiamo alla luce il colore originale che però sbiadisce ancora nel tempo. Nel secondo applichiamo una vernice molto "vicina" al colore originale ma con una durata decisamente superiore.
R: Il segreto per un accurato lavaggio manuale della carrozzeria è l'impiego di un ottimo shampoo e di pochi altri prodotti di qualità. Lo shampoo deve essere poco aggressivo nei confronti della vernice ma molto attivo con lo sporco; inoltre non deve fare molta schiuma: la capacità di uno shampoo non si misura dalla quantità di schiuma, ma dalla velocità con cui toglie lo sporco. Prima di "passare lo shampoo" bisogna bagnare abbondantemente la carrozzeria e può essere utile, quindi, nebulizzare un prodotto più attivo sulle parti più sporche del veicolo, come i cerchi ruota, i passaggi ruota e le parti basse dove si può accumulare il fango. Nella nostra gamma ci sono almeno tre prodotti adatti a questa operazione: il "Lavamotore N°35"; il "Decerante per copolymero N°36A" ed il "Super detergente universale N°32".
Lo "Shampoo superconcentrato N°13" deve essere passato su tutta la vettura, compresi i cerchi (per ultimi) senza bisogno di eccessiva energia. A questo punto si risciacqua con cura tutto il veicolo e quindi si passa all'asciugatura, che si può effettuare sia con lo speciale "Tergiacqua in silicone" che non riga ed elimina quasi tutta l'acqua, che con lo speciale "Panno antistatico" che permette una rapida ed efficace asciugatura finale.
R: Le macchioline opache sui vetri ed in particolare sul parabrezza possono essere determinate da diversi fattori, fra i quali il più frequente è il lavaggio con acqua molto calcarea. Il secondo fattore rilevante per questa anomalia sono le piogge acide alle quali può essere associato anche il primo fenomeno. Ne conseguono vetri che non diventano mai completamente trasparenti e, nel caso del parabrezza, che rimarcano le goccioline specialmente quando pioviggina ed i tergicristalli viaggiano a singhiozzo.
La nostra "Pasta per vetri N°19", applicata con un poco di energia tramite un tampone di "Sfilacciato di cotone", riesce nella maggior parte dei casi ad eliminare questo sgradevole difetto con una sola applicazione; dopo aver "lavorato" su tutti i vetri con questo prodotto, si consiglia di finire con il "Magic Window N°20" per il massimo di brillantezza e trasparenza.
R: Prima di vedere quale prodotto usare per la lucidatura, occorre verificare che si tratti realmente di cromature. Negli autoveicoli moderni, infatti, sono sempre più rare le superfici metalliche cromate (le "vere" cromature) e sempre più utilizzati particolari in materiale plastico con effetto "cromatura". È evidente che in questo secondo caso non è possibile lucidare queste superfici, che anzi potrebbero opacizzarsi con l'impiego di un prodotto abrasivo. Se però siamo sicuri che si tratti di una vera cromatura, possiamo utilizzare la "Pasta per vetri N°19", che ha la sorprendente capacità di togliere facilmente l'ossidazione sia dalle superfici cromate che dall'argento (alcuni operatori del settore argentiero la utilizzano correntemente). Dopo aver ripristinato la lucentezza della cromatura occorre provvedere ad una adeguata protezione, che si può ottenere con uno qualsiasi dei nostri "Polish di finizione". Se la cromatura da lucidare è poco ossidata si può intervenire solo con il nostro "Polish giallo a mano N°09" ottenendo rapidamente una spettacolare brillantezza ed una notevole protezione.
R: Lo sporco che si accumula sui cerchioni è costituito principalmente dalle particelle delle guarnizioni di attrito dei freni che si distaccano durante le frenate. La combinazione delle alte temperature alle quali avviene la frenata, assieme alla composizione delle "pastiglie" fanno si che le polveri si ancorino molto solidamente ai cerchi in genere ed ancora di più ai cerchi in lega. Per lavare questo tipo di sporco occorre un prodotto "acido" che però non rovini in alcun modo la vernice dei cerchi (anche i cerchi in lega sono quasi tutti verniciati!). Nella nostra gamma abbiamo a disposizione il "Disossidante per cerchioni N°06" che è specifico per questo tipo di intervento e che non deteriora né la vernice né la lega leggera "nuda". Questo prodotto va nebulizzato e poi lavorato con un pennello dalle setole di media durezza fino a che il nero inizi a colare; a questo punto si passa al risciacquo con acqua, meglio se in pressione. Una volta asciutti, si consiglia di proteggere i cerchi con una buona applicazione di "Polish giallo a mano N°09": diventeranno subito più brillanti e dureranno puliti più a lungo. Sarà inoltre più facile pulirli la prossima volta perchè comunque il nostro polish aumenta la protezione e rallenta l'attacco dello sporco.
R: Sugli autoveicoli vengono talvolta applicate etichette già in fabbrica: queste sono specifiche di quel modello o di quella "serie speciale" e quindi normalmente non si dovrebbero togliere. In ogni caso queste etichette hanno un adesivo molto resistente e la loro asportazione richiede un intervento "professionale". In questa sede indichiamo invece come eliminare le etichette autoadesive applicate dagli utilizzatori; queste possono essere divise in due categorie: etichette in carta ed etichette in materiale plastico. In entrambi i casi il prodotto da utilizzare deve ammorbidire la colla senza deteriorare la vernicie; sconsigliabili quindi la benzina ed i solventi. Nella nostra gamma è presente il "Rimuovi catrame N°08" che svolge la funzione di ammorbidire le sostanze grasse e collose (come il catrame, appunto) e che si può utilizzare quindi per l'asportazione delle etichette. Nel contempo, questo prodotto non ha alcun effetto sugli adesivi "di serie". La procedura è diversa nelle due tipologie di etichetta: per quelle in carta è sufficiente nebulizzare il prodotto ed attendere che penetri fino alla colla; una volta ammorbidita sarà facile toglierla. Per quelle in materiale plastico , non potendo penetrare, occorre sollevare un lembo (meglio nella parte alta dell'etichetta), nebulizzare qui il prodtto e via via continuare sollevando e nebulizzando fino al completo distacco. Quando l'etichetta è completamente asportata, normalmente può rimanere uno strato di colla che si elimina con un batufolo di ovatta imbevuto ancora di "Rimuovi catrame N°08". Meglio a questo punto lavre con acqua e shampoo la partre su cui abbiamo lavorato e, una volta asciutta, applicare uno dei nostri "Polish di finizione".
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